Io non trovai ricordo alcuno per cui possa stabilire la soggezione delle provincie e della Sardegna in particolare a siffatti tributi; ma nullameno non è fuor di proposito l'argomentare che se tanta era la licenza delle imposizioni in Roma, ove i cittadini mostravansi più ricalcitranti, eguale almeno dovea essere nelle provincie, nelle quali la tolleranza era maggiore.
Di natura più dolce erano quegli altri dazi che le provincie sopportavano pei propri loro bisogni e dei quali alcuni ricordi si serbano presso agli antichi scrittori, e segnatamente nella collezione delle pandette. Tal era la contribuzione per le spese delle pubbliche strade, alle quali dai privati tutti si sopperiva con pagamenti in danaio [383] , ed in ispecie dai possessori de' terreni contermini [384] . Uguale era la taglia imposta per la formazione degli acquedotti [385] ; ed eguale dev'esser stata per ragioni ben ovvie la concorrenza dei provinciali a tutte quelle altre opere di pubblico vantaggio, comodo e decoro che sorreggevansi coi dazi municipali, coi quali perciò ragguagliarsi doveano secondo le istruzioni date da Ulpiano ai presidi provinciali [386] .
Darò fine al novero di tanti dazi accennando alcune altre gravezze di qualità approssimante, delle quali rimane contezza. Soggetti erano i provinciali a fornire delle pitture e statue insigni che possedevano gli edili di Roma nelle occasioni delle loro splendide feste e giuochi; e quantunque tale prestanza fosse per sua natura vincolata alla restituzione, non manca l'esempio di un celebre pretore siciliano che le statue di Mirone e di Policleto per sé ritenne, ed al padrone rimandò una sola antica scultura di legno rappresentante la buona fortuna [387] . Tenuti erano pure i provinciali, comecché a malincuore, ad erigere a loro dispendio templi e statue ad onore de' loro presidi; i quali non tutti l'umiltà mostravano di Cicerone, che pago degli elogi e gratitudine della sua provincia, scrivea ad Attico [388] : non voler esser molesto ai provinciali con acconsentire a tali spese, come lo era all'amico predicando la propria moderazione". Obbligavansi egualmente i provinciali a cacciare le fiere necessarie per la carnificina crudele degli anfiteatri [389] ; ma di tale aggravio libera esser dovette la provincia sarda; ché la natura sì la privilegiò da render esente il suo suolo di ogni fiera nociva.
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