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      Onde essendo i primi ricordi che si hanno dell'uso fatto della nostr'arma posteriori assai al governo dei re aragonesi, ragion vuole che ad essi soli debba attribuirsene l'introduzione, e non già riferirsi alle imprese belliche dell'espulsione dei Mori [684] .
      Frutto primiero del novello dominio dovette essere la pace della Chiesa non più agitata da persecuzioni, protetta invece dai giudici delle provincie, i quali meno cogniti sono alla posterità per le altre memorie della loro autorità, che per le testimonianze ne restano delle abbondevoli loro largizioni a pro di varie chiese. Quel giudice infatti, il quale nella serie dei regoli cagliaritani trovasi il primo dopo la conquista pisana e che nomavasi Torgodoro o Torchitorio, è solamente a noi conosciuto per un atto di quella natura che atto è ad un tempo di pietà e di saviezza; poiché la donazione contenutavi pei monaci cassinesi all'obbligo è congiunta dell'erezione d'un monistero della regola benedettina nell'isola [685] .
      In quell'istesso correre di tempi un novello splendore si aggiugneva alla Chiesa sarda per le virtù di Giorgio, vescovo di Suelli, il quale sì alta estimazione avea destato di sé nel popolo e nel giudice Torchitorio, che fin dalla giovanile sua età fu creduto meritevole di salire a quel seggio episcopale, ove per una lunga serie d'anni procacciò al nome suo la venerazione di cui fu poscia tributato sugli altari [686] .
      Troviamo pure nella medesima età onorato per la prima volta del titolo di metropolitano il vescovo di Torres [687] . Chiamavasi egli Costantino, e talmente era in credito per la sua saviezza presso al pontefice Gregorio VII, che meritò di essere da lui distinto con ispeciali dimostrazioni di fiducia.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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