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      Laonde nissun altro risultamento produsse in Sardegna quel celebre scontro delle due flotte, fuorché l'aumento delle titubazioni di coloro che parteggiavano pei Pisani; dei quali grave e lamentevole fu la disfatta [882] .
      Il giudice di Arborea, che vidimo ausiliario dei Pisani nell'assedio d'Alghero, è chiamato dall'annalista genovese Mariano [883] . E di un Mariano II parlano anche in questi tempi i due principali nostri storici [884] , riferendo come per di lui comando sursero in Oristano le torri dette del Ponte e di Mare, nelle inscrizioni delle quali serbossi il suo nome [885] . Questo stesso giudice Mariano è quello che dallo storico fiorentino Giovanni Villani fu descritto come uno dei più grandi e possenti cittadini d'Italia, tenente in Pisa numerosa corte e codazzo di cavalieri, che seco lui romoreggiavano per quelle vie [886] . Accompagnavansi con esso nel mantenere grande stato in quella città altri illustri patrizi, che anche dei dominii loro nella Sardegna giovavansi per nutrire il loro fasto nella patria. Tali erano il conte Ugolino della Gherardesca, signore, come ho scritto, d'una parte della provincia cagliaritana; ed il giudice di Gallura [887] . Chiamavasi anche questo giudice Ugolino [888] ; ma conosciuto egli è maggiormente con altro nome, che eterno rimase nelle pagine della Divina Commedia [889] . È questo regolo di Gallura quel giudice Nino gentile, la cui immagine si offerse al poeta allorché egli si aggirava fra le ombre di coloro che purgavano la soverchia cupidigia avuta quassù di signorie e di stati.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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