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      Finalmente a tenere occupate con profitto quelle fra le donne che hanno maggior bisogno di essere operose madri di famiglia, tendeva la legge, per cui era comandato a tutte le femmine di contado, le quali aggiravansi per le pubbliche vie non occupate nella vendita di qualche merce, dovessero comparirvi colla conocchia e col fuso attente al loro lavoro.
      Mentre la repubblica di Sassari facea provvisione ai bisogni politici e civili dei suoi cittadini, le sorti di quella provincia e dell'isola tutta si agitavano diversamente, e soprastava già la potenza aragonese, nella quale le varie signorie dell'isola erano per risolversi. Ma prima che io intraprenda a descrivere questo novello e lungo periodo della sarda storia, non sarà inopportuno il soffermarmi alquanto a considerare i destini della Sardegna nei secoli già trascorsi dei suoi giudicati.
      Grande certamente dovette essere l'esultazione dei popoli sardi allorché, cacciate dai loro litorali le masnade maomettane, poterono aprire l'animo alla confidenza di sorti migliori. Pronto perciò fu il concitamento che in ogni parte dell'isola si dichiarò onde riscuotersi dai sofferti disastri. La Chiesa sarda travagliata prima dagli ariani, conculcata poscia dai Mori, mutò tosto in conforto le sue ambascie; e racquistando la pace per tanti anni lagrimata, vide prontamente restaurati gli antichi suoi seggi vescovili, erette cattedre novelle ed appagati li primari suoi bisogni. Il clero, il quale pareva oramai aver obbliato le antiche glorie della nostra Chiesa, se non si poté spogliare affatto della sua ignoranza [916] , incominciò almeno, per quanto le condizioni di quel tempo lo permettevano, a sentire il beneficio dell'istruzione, che nell'isola veniva di nuovo propagata dai monaci del continente [917] . Il popolo non più costretto a guardare ogni dì i suoi litorali dalle scorrerie ostili, poté riprendere le pacifiche sue occupazioni agrarie e di commercio; e rimirare con compiacimento che due illustri nazioni italiane gareggiassero fra loro, come ai tempi della seconda guerra punica gareggiato aveano Cartagine e Roma, per ottenere la possessione dell'isola, per esercitarvi un esteso traffico, per innalzare città e rocche novelle.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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