La moglie del giudice veniva allora di nuovo ad inchinare il re; ed il giudice stesso piegavasi finalmente a fargli riverenza. Onde il sovrano meno inquieto, nominato prima suo luogotenente generale nel regno Olfo di Procita, fortificato il castello di Chirra e fornite di valorosi castellani le altre rocche, e segnatamente quella di Villa Iglesias già rientrata sotto l'obbedienza regia, partivasi da Cagliari. E veleggiando di nuovo verso Alghero, dimoratovi alcuni giorni per far provvisione alla difesa del Logodoro, salpava alla volta della Catalogna; lasciando che alcuni suoi commessari procurassero la sommessione della Gallura, dove, per quanto eragli stato riferito dal giudice, voleasi solamente riconoscere l'autorità del signore di Milano [1023] .
Della suggezione della Gallura al signore di Milano si trattò anche nelle infruttuose conferenze tenute poco tempo dopo dal re in Avignone alla presenza del papa per comporre le dissensioni non mai assopite coi Genovesi [1024] . Se non che pensamenti maggiori distornarono don Pietro, impigliato pure nella guerra col re di Castiglia. E questo fu il principal motivo per cui non poté passare nell'isola il navilio ch'egli avea già apprestato per combattere i Genovesi mostratisi poco arrendevoli in quelle trattative; e per punire Matteo Doria nuovamente ribellatosi, appena seguita la partenza del re, con l'occupazione di Casteldoria [1025] . Le turbolenze perciò continuavano nella Sardegna; sebbene qualche alleviamento abbia poscia portato ai ministri reali la morte dello stesso ribelle e la momentanea obbedienza prestata dal suo successore e nipote Branca Doria, figliuolo del Brancaleone altra volta mentovato.
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