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      Davanglisi istruzioni al tempo medesimo acciò le condizioni già prima stipulate, si allargassero con maggior pro della Corona; ed alle spiegazioni reciproche che precedettero tali variazioni, si deve attribuire se la pace non poté tosto esser conchiusa. Seguì questa finalmente dopo un anno, ed intervennero a renderla più solenne per una parte i sindachi di tutti i comuni soggetti ad Eleonora ed al figliuolo suo minore Mariano, succeduto per la morte di Federigo nel giudicato; e per l'altra i rappresentanti delle città e ville sottoposte al re. Le condizioni fermate contenevano le guarentigie le più ampie per lo scambio o restituzione delle castella e luoghi che passavano dall'una all'altra mano; fra i quali doveansi racquistare dal re la città di Sassari, Villa Iglesias, caduta altra volta sotto la podestà dei giudici d'Arborea, e le rocche di Osilo, di Longonsardo e di Sanluri. Ma siccome queste convenzioni scritte con tutta la sovrabbondanza delle cautele si risolvettero per le rinate difficoltà in vane formole; perciò invece di stancare il lettore con una enumerazione di patti, che più volte doveano esser rinovellati e violati prima che ritornasse sulle nostre terre la quiete, io noterò, come un indizio del buon avviamento del governo civile dell'isola, la condizione inserita in quella pace: che annualmente dovessero gli uffiziali del re esser sottoposti ad un giudizio solenne di sindacato; col quale si frenasse l'arbitrio futuro di chi ministrava le pubbliche cariche; e si gastigassero ad un tempo gli abusi trascorsi [1056] .


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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