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      Veniva quindi dallo stesso pontefice stabilita l'unione delle due cattedre vescovili di Civita e di Ampurias. Ed in quel correre di tempi infine anche la sede di Galtellì veniva soppressa e sottoposta al metropolitano di Cagliari [1213] .
      Convocava anche Giovanni Dusay il parlamento sardo; ma prevenuto dalla morte continuavasi la presidenza delle corti da don Ferdinando Girón di Rebolledo, suo successore [1214] . Fu lo stamento militare anche in queste corti quello che trattenne l'attenzione del re colle sue supplicazioni indiritte specialmente a provocare alcune spiegazioni intorno allo statuto. Don Giovanni Dusay era stato per la prima volta dopo la convocazione dei parlamenti intitolato nelle patenti della sua carica luogotenente generale del regno. Acciò pertanto una mutazione nel nome non partorisse una mutazione nelle cose, richiese lo stamento che ai luogotenenti generali fossero applicate senza distinzione le leggi tutte delle corti che faceano menzione dei viceré [1215] . Anzi volle in questa circostanza lo stamento proceder oltre nel guarentire contro all'opposizione dei ministri regii la facoltà delle congreghe straordinarie conceduta dal re don Alfonso; ed espose che vano più volte sarebbe per tornare quel diritto, se abusandosi i ministri della condizione del necessario intervento loro alle adunanze, ricusassero d'intervenire; nascere talvolta il bisogno di discutere oggetti tali che riferendosi all'amministrazione degli uffiziali del re non potriano esser trattati al loro cospetto con convenienza, od almeno con calma; fosse adunque lecito allo stamento il congregarsi anche senza i ministri.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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