A confortare i Franzesi si era per l'opposto aggiunto l'ausilio che Andrea Doria avea loro opportunamente inviato di alcune soldatesche addestrate egualmente ai pericoli marittimi ed ai combattimenti di terra. Renzo prevedendo l'impeto con cui i Sardi avrebbero percosso le sue schiere, volle destreggiare prima dello scontro per sorprenderli con un suo aggiramento; e questo si fu il disporre e far appiattare in sito acconcio alcuni dei suoi migliori guerrieri armati di schioppetto; i quali appena videro arrivare le bande degli isolani, sbucando subitamente trassero delle loro armi con tanto vantaggio che i Sardi soprappresi meglio che intimiditi poterono esser rincacciati indietro, e seguì quindi nello sperperarsi gravissima strage per la copia specialmente delle bocche da fuoco poste in mano ai nimici. Onde agevole poscia tornò a Renzo l'occupare la città di Sassari e il prendervi gli alloggiamenti colle sue truppe [1228] .
Tuttavia donde egli sperava un felice risultamento più sinistre vennero per lui le vicende. Uno dei motivi pei quali Andrea Doria avea tentato uno sbarco nell'isola, era stato quello di nutrirvi i soldati, che pronti erano a mettersi ad ogni fatica per far provvisione ai bisogni urgenti della loro annona. Né fallò in questa parte l'impresa, perché la città di Sassari si trovò riboccare di quanto era d'uopo. Ma questa copia stessa ed ubertà nocque a chi dovea averne pro; perciocché i Franzesi datisi allo stravizzo ed alla intemperanza, caduti in gravi infermità perirono in gran numero [1229] . Alla qual cosa si aggiunse anche che i Sassaresi rincorati di nuovo raccolsero quante forze poterono; e postisi ad assediare la terra loro nativa grandemente travagliarono i nimici, o molestandoli allorché tentavano di andar alla busca nelle terre confinanti, od impedendo in altro modo l'arrivo nella città di novelle vettovaglie.
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