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      Questo principe animoso che esercitava allora la carica di grande ammiraglio della marina spagnuola, mareggiando rincontro ai litorali sardi, soffermavasi per qualche dì nel porto d'Alghero; interveniva ad una cacciagione che come spettacolo a lui gradito gli si offeriva dai primari cittadini della terra; accoglieva con amorevolezza i loro omaggi; facea accettare nel suo navilio le abbondevoli provvigioni di vittuaglie delle quali la città lo presentava; e salpava quindi alla volta della capitale lasciando dappertutto le memorie della sua amorevolezza [1307] . Né inopportuno comparirà certamente questo cenno del soggiorno d'uno dei reali di Savoia nei nostri mari, ora che debbo voltare la narrazione alle vicende sarde del secolo XVII durante il regno dei due monarchi Filippo IV e Carlo II; coi quali ed ebbe termine nelle Spagne la dominazione dei principi d'Austria, ed ebbe termine nella Sardegna la signoria spagnuola.
      Il primo viceré che da Filippo IV fu destinato a rappresentarlo nell'isola fu don Giovanni Vivas; e l'atto il più notevole di autorità dello stesso sovrano in quei primi anni del suo regno fu l'approvazione dei capitoli presentati nel parlamento da quel viceré intimato [1308] . Imitandosi l'esempio delle precedute corti, si volle in queste estendere alle leggi stanziate nei parlamenti il benefizio della compilazione e pubblicazione già approvata per le altre leggi del regno [1309] ; e dare un maggior impulso alle determinazioni prese altra volta per le manifatture da introdursi nell'isola, per l'innesto degli oleastri e per la coltivazione dei gelsi; implorando s'inviassero da Valenza e da Maiorca alcune persone pratiche per ammaestrar meglio i regnicoli nella seconda operazione; e da Barcellona e dalla riviera di Genova alcuni fabbricanti di drappi di lana, a vantaggio dei quali si proponevano vari favori [1310] . Deliberavasi pure che si creasse in ogni comune un censore agrario, cui appartenesse lo speciale incarico d'invigilare sovra ogni lavoro di agricoltura e di tenere depositata nei magazzini a tal uopo destinati la scelta semente che doveasi gittare in ciascun anno [1311] . Stabilimento questo, che mostra una sembianza di quei monti frumentarii della Sardegna, dei quali largamente per me si scriverà allorché l'ordine degli avvenimenti mi condurrà ai tempi migliori della sarda istoria.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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