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      Le ulteriori memorie del regno di Filippo IV non altro contengono che la destinazione alla carica di viceré del marchese di Castelrodrigo [1339] ; l'erezione di una seconda classe di giudici nel supremo magistrato, cui fu commesso l'incarico di trattare delle cose criminali [1340] ; e la scelta poscia fatta dei due nuovi viceré principe di Piombino e marchese di Camarassa [1341] . Egli moriva poi in quell'istesso anno in cui quest'ultimo dei suoi rappresentanti passava nell'isola con auspizi assai sinistri. Nel regno infatti di Carlo II, la catastrofe di questo viceré è un avvenimento tale, che il simile non trovasi punto nella sarda istoria.
      Maria Anna d'Austria, reggente della monarchia pel giovanetto suo figliuolo, trovandosi inviluppata in una difficile guerra col Cristianissimo, avea per mezzo del marchese di Camarassa ricercato anche nell'isola straordinari aiuti di denaio. Il sussidio maggiore a tal uopo richiesto non parve alle corti allora congregatesi si potesse conciliare con le angustie del regno. Non pertanto molti degli ottimati credettero che anche offerendosi il donativo di scudi settantamila dato nei preceduti due parlamenti, le circostanze difficili nelle quali trovavasi allora la regina fossero un'occasione accettevole per ottenere in compenso alcuni di quei favori dei quali erasi nelle altre assemblee implorata invano la concessione; e fra i quali uno dei principali si era la privilegiata concessione delle prelature e cariche dello stato, sì spesso con sinistra o dubbia sorte dimandata.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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