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      Non era perciò nuovo in quei tempi il vedere stabilito nel pagamento delle mercedi dovute dall'erario alle diverse maniere di uffiziali un digradamento tale, per cui quelli fra essi che o più riputati erano o più osservati conseguissero i loro assegnamenti; gli altri dovessero loro malgrado rimanersene [1427] . Non lo era eziandio il vedere sospesi tutti i pagamenti detti straordinari o di grazia per ragione di economia [1428] ; od anche sospesa una porzione delle paghe dei ministri tutti indistintamente [1429] . Tuttavia dovea parere ben strano che si ricorresse a tali estremi rimedi non solamente per le angustie del tesoro sardo, ma eziandio per le cose di servizio non suo; chiarendosi dai monumenti del tempo che il valsente di quelle ritenzioni rimettevasi talvolta in Ispagna; e che si bandì altra fiata un generale comando di sospensione di stipendi per sopperire alle spese della difesa di Ceuta [1430] . Per la qual cosa non potea che destare meraviglia negli isolani quella tassazione straordinaria dei loro uffiziali a pro di una monarchia per cui veleggiavano nel mare Atlantico i galeoni gravi dell'oro del Messico e del Perù.
      Questo disavanzo del tesoro si andò vieppiù accrescendo quando dopo il governo del duca di S. Germano fu l'erario gravato del sostentamento delle truppe spagnuole venute con lui nell'isola. Onde non è da stupire se unitasi alla copia maggiore dei dispendi la trascurata amministrazione dei procuratori regii e la poca vigilanza dei viceré, siasi infine venuto a tal punto che il duca di S. Giovanni abbia potuto incontrare, come altra volta scrissi, le pubbliche entrate già date in pegno per alcuni anni e gravate di esorbitanti prestazioni di censi.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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