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      Vestono le sete ed i drappi che loro giungono da Napoli e da Genova e non curansi di avere tali manifatture nel loro paese; o perché loro non sarebbe agevole l'esito; o perché la perdita che fanno in quel procaccio è abbondevolmente ricomperata col vendere ch'essi fanno a quei medesimi mercatanti le loro derrate Gli uomini di contado non sono troppo inchinevoli al lavoro; e come abbiano il frumento necessario al vitto e un branco di bestiame, abbandonansi alla quiete e pigliano il mondo com'ei viene. Da questo vizio radicato da lunga pezza trassero forse alcuni scrittori l'occasione per caratterizzare la nazione di costumi diversi e grossolani. Ma s'ingannarono a partito e non videro come vid'io la Sardegna. Poiché siccome la carnagione dei Sardi non è di quella tinta cupa ch'essi descrissero, ma della tempera istessa dei Castigliani, così è manieroso e cortese il loro tratto anche nel contado. Cibansi con molta delicatura e le mense s'imbandiscono con quello splendore con cui s'imbandirebbono in Madrid" [1469] .
      Prendendo altrove l'autore ad informare il re delle doti dei Sardi come buoni suggetti della corona così ne parlava: sono gli isolani della Sardegna tanto obbedienti e fedeli vassalli di V. M. quanto altri mai. Con ragione perciò si confida di essi nella guardia delle castella, nelle quali non altra soldatesca è stanziata che la nazionale. Dopo i provvedimenti dati per lo miglior armamento del regno i Sardi non più si esercitano, come alcuni scrittori li dipinsero in altro tempo, al balestrare ed al frombolare; ma talmente destreggiano nell'impugnare le nuove armi, che fu necessario con pubblici ordinamenti di circonscriverne l'uso [1470] . Sommessi del rimanente mostransi a V. M. senza riserva.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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