Fra le quali non passerà inosservato per chi considerò la politica del governo spagnuolo nelle cose ecclesiastiche, lo scoraggiamento che dovette partorire negli studi dei chierici l'esclusione loro dalle più alte dignità della propria Chiesa.
Sarebbe qui il luogo di togliere dall'oscurità in cui giacciono i nomi di quelli altri coltivatori delle scienze divine che si attennero ad indirizzare alla pietà i fedeli colle scritture cognite col nome di ascetiche, od a bandire ai popoli le verità della religione dal pergamo. Ma nissuno dei primi seppe fra noi dare alle sue opere quei pregi letterari dei quali io qui vado in traccia. Ed i secondi disnaturarono talmente nelle gonfie ed artifiziate loro declamazioni il nobile linguaggio della sagra eloquenza, che disgradata resterebbe la storica gravità ove dovessi con maggiori ragguagli accennare come nella maggior parte di quelle vane dicerie non un pensiero grave s'incontri, non una felice spiegazione della divina parola, non una sentenza espressa con semplicità; ma si trovino solamente parole contorte, ridevoli ambiguità e sogni d'uomo infermo. Il perché la Sardegna, la quale fu certamente debitrice di quella falsa maniera di eloquenza all'esempio dei suoi dominatori, deve a buon diritto stimarsi compresa nella festiva censura che uno svegliato ingegno spagnuolo lanciò contro ai suoi confratelli, dipingendo il suo giovine oratore con quelle istesse finissime tinte colle quali uno dei maggiori scrittori castigliani avea renduto prima famosi i delirii del suo cavaliere della Mancia [1519] .
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Chiesa Sardegna Mancia
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