E sollievo veramente non fama egli ricercava; perché un suo poema in verso eroico in cui avea cantato le lodi della Sardegna sua patria, perì per la di lui negligenza nel serbare quella scrittura; come le poche sue rime liriche non mai videro la luce nella sua vita; essendo state raccolte solo dopo il di lui decesso dagli amici che vollero in tal modo illustrare la di lui memoria.
Di queste rime dovendo io dar contezza, penso che in altra miglior maniera io non potrei soddisfare al mio assunto che rammentando quanto del poetico valor del Buragna notò Gian Mario Crescimbeni nella lodata sua opera storica della volgare poesia [1598] . Non meno che qualunque altro, scrivea egli, desiderò di veder risorta la buona scuola della volgare poesia Carlo Buragna Fu egli letterato di somma profondità in ogni scienza Ma circa la nostra poesia tanto operò coll'esempio proprio e di altri ottimi ingegni suoi coetanei da lui consigliati e coll'autorità di parecchi riguardevoli signori, che risorgere e fiorire poté vederla non solo in Napoli, ma in tutto quel regno. Il canzoniere adunque del Buragna gran parte e forse la maggiore ha avuta in questo importante affare; mentre ad ottimo stile, locuzione e condotta unisce sentimenti nobilissimi, e per serietà e per profondità. Ed è abbondevolmente arricchito di platonica filosofia, della quale fu egli molto erudito, come dimostrano i commentari da lui scritti sopra il Timeo; epperò dobbiamo non pur leggerlo, ma venerarlo". Eguale è il giudizio che ne fece il conte Mazzuchelli [1599] ; il quale riportando le espressioni stesse del Crescimbeni ampliò il cenno da lui dato del Buragna col ragunare gli encomi che se ne fecero dagli altri letterati di quel tempo [1600] .
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