Precipitò egli gl'indugi, e non ponendo mente che quella dinunzia fatta da un omicciatolo di niun conto non bastava perché si accagionasse alcuno d'infedeltà, fé tosto sostenere il marchese di Villaclara, il giudice Locci ed uno dei consoli, e comandò che fossero senza ritardo condotti in Francia. E con ciò contristò gli animi di tutti i gentiluomini che o per ragione di sangue o per altri rispetti portavano affezione alla famiglia de' Satrillas; fra i quali mostraronsi più inacerbiti don Salvatore Satrillas, fratello del marchese, ed il conte di Villasalto, di lui figliuolo, e genero del marchese della Guardia don Antonio Genovés, da lui spinto a partecipare più apertamente nella congiura. Il viceré, cui dopo quel pronto provvedimento conveniva per lo meno lo stare in sentore onde giudicare dello stato della pubblica opinione, abbandonossi incautamente ad una inerte confidenza. E quando potea più agevolmente indagare le trame e mozzarne le diramazioni cacciando dall'isola i principali malcontenti, ei facea sembiante di spregiare il loro potere; e comportavasi con quella placida indifferenza che ben s'accorda talvolta colle repentine testimonianze di vigore in alcuni uomini di tranquilla natura, pe' quali l'immaturità delle operazioni non è così l'effetto di prontezza d'animo, come d'impazienza della turbata quiete. Malgrado di tale tiepidezza e dello scarso numero della soldatesca spagnuola, i partigiani dell'arciduca stavano a buona guardia; anzi andando consideratissimi in ogni cosa non trasandavano di tenere le loro pratiche in Madrid, ordinate a procacciar loro in un rivoltamento della sorte un mezzo di salvezza.
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