Onde questo fedele gentiluomo avvisando che il restar in fede della sola Gallura cui egli comandava non partoriva alcun ostacolo al mutamento già compiuto delle sorti politiche dell'isola, abbandonavala per passare in Ispagna; dove il re lo certificava solennemente della grazia sua elevandolo alla dignità di marchese di S. Filippo. Al tempo stesso il conte del Castiglio e don Giuseppe Masones riportavano il merito dell'aver fatto l'estremo di lor possa nella difesa della causa spagnuola, conseguendo il primo la carica di gentiluomo di camera del re Filippo ed il secondo il titolo di marchese dell'Isola Rossa.
In eguale maniera la misura de' guiderdoni conceduti a' primari partigiani del novello reggimento chiariva tosto a quali persone dovesse riferirsi la facilità grande incontrata dagl'imperiali nello impossessarsi dell'isola. Il marchese di Villasor era perciò rimunerato colla dignità di grande di Spagna; il marchese della Guardia otteneva il governo di Cagliari e della Gallura; don Gasparo Carniçer era ascritto fra i consiglieri d'Aragona; don Francesco Pes veniva decorato col titolo di marchese di Villamarina; e don Giovanni Valentino con quello di conte di S. Martino.
Scarsi sono i ricordi che rimangono fra noi del reggimento austriaco, perché pochi furono gli anni di quella signoria e turbati dai timori e dalle vicende della guerra spagnuola, la quale di giorno in giorno risolvevasi faustamente per Filippo. Una delle operazioni più importanti si fu quella di stabilire in Vienna il Consiglio d'Aragona, al quale era commessa la sollecitudine maggiore delle cose sarde [1609] . Ma queste riducevansi per la trista condizione de' tempi al pensiero delle cose guerresche.
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