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      E se vietato non l'avesse la reverenza della porpora recentemente vestita dall'Alberoni, le sdegnose domande presentate contro a lui dalla corte di Vienna alla Santa Sede avrebbero sortito maggior effetto. Frattanto il cardinale, il quale, prima di conseguire quella porpora tanto ambita, avea volteggiato con fino scaltrimento perché il pontefice non attignesse quale fosse la destinazione degli apparecchi guerreschi, deposta poscia la larva, non solo facea beffe e scherno della comune esecrazione, ma le maledizioni altrui ritorceva in sua gloria; avvisando che l'odio contro agli operatori delle cose grandi movesse sempre dall'invidia. Posto perciò in non cale ogni ostacolo, egli attendeva con animo risoluto l'evento.
      L'imperatore trovavasi allora più che mai poco disposto a sopportare quell'invasione; specialmente dopoché pel sospetto che quella spedizione potesse indirizzarsi al regno di Napoli, avea egli richiamato dall'isola la maggior parte delle sue truppe per accrescerne i presidii di quel regno. Nondimeno il ritardato arrivo della prima divisione del navilio spagnuolo, per ragion del quale don Baldassarre di Guevara, come subordinato al marchese Mari, non poté nel momento il più acconcio principiare le ostilità, fé sì che il marchese di Ruby poté ne' venti giorni trascorsi fra l'approdare dell'una e dell'altra divisione allestirsi ad una qualche difesa. Giacché la confidenza del viceré era ita sì oltre, che all'apparire delle prime navi nimiche, non una sola bocca da fuoco trovavasi incavalcata in sulle mura, non fatta la menoma provvigione pel fodero del castello.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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