Sparso così il terrore del suo nome e ridonata al governo quella superiorità per cui l'immagine sola della potenza opera meglio negli animi che la forza presente, intese tosto il viceré a compiere i suoi disegni col gastigo esemplare de' maggiori rei; i quali condannati nel capo traevansi con apparato a sopportare il supplizio in quei luoghi dove era rimasa più viva la traccia de' delitti; o ne' quali conveniva maggiormente restasse durevole la memoria della pena. Per sicurarsi poscia degli altri malviventi, che non dimostrati rei di speciali misfatti, comparivano non pertanto uomini di mal affare e di vita vagabonda ed oscura, facea prima il viceré con segreta inchiesta chiarire la condizione della passata loro condotta; e cacciavali quindi dal regno col divieto di rientrarvi per cinque anni; o mandatili in qualche presidio degli antichi stati, poneagli in grado di consumare il tempo della loro condanna militando nelle soldatesche del re [1653] . E tal era il benefizio che risentivasi per questo purgarsi di ogni luogo da quella bordaglia d'uomini torbidi e malvissuti, che non solamente i comuni ne rendeano le grazie che poteano maggiori al viceré, ma vedeansi talvolta i genitori stessi farsi denunziatori de' loro figliuoli; allorché diventati incomportabili e scossa ogni figliale suggezione, non davano più niuna promessione di ravvedimento. Ciò nonostante io non posso temperarmi di notare in questo luogo che ove mai pel vizio delle forme impiegate nell'indagare i colpevoli, la pubblica autorità siasi renduta ministra di qualche ingiusta condanna, tutto il frutto di quello straordinario provvedimento non sarebbe bastevole a ricomperare la proscrizione degl'innocenti.
| |
|