L'operoso governo del marchese di Rivarolo non istette dentro a questi soli termini. A lui si deve la pubblicazione di una legge che indica minutamente le forme tutte da seguirsi nella compilazione de' processi criminali e che molto contribuì a renderla più spedita e celere [1659] . A lui l'utile pensiero d'istituire un reggimento di soldatesche nazionali; quello di ordinare in collegio i causidici, assoggettandoli a determinate discipline [1660] ; e di nominare alcuni pubblici ragionieri che col titolo di liquidatori fossero autorizzati ad interporre il loro avviso nelle giudiziali controversie, levando il conto delle private ragioni [1661] . Delle quali cose, benché eseguite in tempi posteriori, non deesi tralasciare di riferire il merito a chi primiero ne ravvisò il vantaggio. A lui è dovuto l'incoraggiamento dato agli studi di medicina e di chirurgia, per mezzo della maggior istruzione procacciata ad alcuni nazionali mandati nelle scuole di Francia a faticarvi la prima età in quegli studi [1662] . Discendendo pur egli dalle maggiori alle minori bisogne, aboliva con un suo bando l'uso inveterato ne' popolani del contado di lasciar crescere prolissa e folta la barba; uso che seguito era da taluni quale testimonianza del maggior corrotto; e tenuto in gran pregio dagli spavaldi, ai quali pareva d'infemminire se perdeano al cospetto de' loro nimici od emoli quella fierezza di sembiante. Voltandosi quindi anche alle maniere del vestir cittadino e parendogli che la Sardegna, diventata di nuovo italiana, doveva obbliare le usanze ritratte dalla lunga dominazione spagnuola, facea sì che il clero ed i magistrati dessero agli altri l'esempio del vestire alla guisa d'Italia e di Francia [1663] . Nel mentre che le giovani donne, alle quali non mai furono necessarie leggi od esortazioni per apparir più leggiadre, disimpacciavansi volonterose dall'ingombro delle gravi e matronali foggie castigliane.
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