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      Né andò errato il disegno: dappoiché sebbene un esempio d'infedeltà abbia dimostrato non potersi mai tanto conseguire anche co' benefizi dagli uomini di mala vita, ch'essi non ritraggano talvolta da quel ch'ei sono, pure la fede ed il valore con cui que' soldati si gittarono ad ogni rischio nelle succedute campagne, meritarono che il sovrano ricompensando colla sua grazia la loro opera, abolisse la memoria de' delitti commessi da que' pochi che feriti nel maggior numero avean sopravvivuto ai disastri della guerra [1671] . Non pertanto, come ho scritto, questo raccorsi di soldatesche fra uomini screditati ed odiosi facea sì che vi fosse un maggior che dire sovra le difficoltà opposte alla cerna di una milizia scelta e volontaria.
      Un'altra occasione offerivasi intanto ai Sardi di segnalare al tempo stesso la devozione al trono in quelle circostanze. Il pensiero avuto già da Vittorio Amedeo [1672] , e dichiarato anche dal successore, di provocare in un generale parlamento della nazione, colle altre ordinazioni di pubblico giovamento, anche un aumento all'ordinario tributo che rispondesse ai cresciuti bisogni dello stato [1673] , non mai erasi conosciuto così conveniente come nel periodo di questa seconda guerra; in cui tornandosi da capo alle spese straordinarie, faceasi sentir maggiore l'urgenza di straordinari sussidii. Se non che le vicende stesse della guerra rendevano in altro rispetto più difficile la raunata della corti, e più grave il sopportare il dispendio che la convocazione di quell'assemblea dovea trar seco [1674] . In tale stato di cose il re ricercava il consiglio del barone di Blonay per certificarsi se fosse adattato il domandare agli stamenti del regno il pagamento di un donativo maggiore del consueto ne' due anni che ancor mancavano al compimento dell'ultima proroga del tributo; e ciò per mezzo di quelle forme meno solenni che già erano in uso dal principio del secolo per la rinnovazione del donativo ordinario [1675] . Il viceré confidandosi dell'inclinazione de' nazionali a secondarlo, esprimeva la sua speranza di veder accolte con dimostrazioni di zelo e di obbedienza le regie lettere che doveansi mandare a tal uopo.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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