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      Della qual cosa io qui volli toccare, senza lasciarmi stornare dal pensiero che il nome di uomini esecrabili per ogni maniera di misfatti, non meritava un durevole cenno; perocché parvemi che per coloro i quali nella storia delle cose umane amano a preferenza di abbattersi in quei tratti che danno fede del carattere delle persone, non passerebbe inosservata questa mescolanza di scelleratezza e di fede. Oltreché maggiore si palesa la forza de' nobili sensi, se in qualche rispetto serbansi puri nell'animo di persone rotte ad ogni malvagio fare. E non è perciò senza consolazione che l'uomo virtuoso cernendo, per così dire, quella sozza mondiglia, vede sgranarsene qualche buon frutto. Costretto pertanto il viceré ad investire colla forza quelle bande di malviventi, spingeva alcuni scelti drappelli di soldatesca infino sulle vette dell'aspra montagna di Montecuccaro; dove in maggior copia aveano quelli riparato come in luogo vantaggioso al resistere e sicuro al celarsi. Con la qual dimostrazione di vigore, sebbene non siasi potuto ottenere di giungere alcuno de' fuggiaschi, pure si venne ad inspirar loro per qualche tempo tal timore, che oramai più riguardosi, non più attentavansi di correre la pianura, annidati in quelle loro balze.
      Scaduto nel mentre il termine dello straordinario sussidio che gli stamenti aveano esibito pe' dispendi del tempo, nuova opportunità davasi loro di mostrare la costanza della loro devozione col rinnovar che fecero da prima pel biennio imminente, e poscia per un altro eguale periodo l'offerta di un donativo maggiore del consueto; che per questi quattro anni stabilivasi a scudi quarantamila per anno.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





Montecuccaro