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      Ed indarno si ponea dal governo molto studio nell'accordare le condizioni tutte ed i favori ricercati per li nuovi popolatori; perché sorgeva in primo luogo a difficultare il disegno, la pretesa di speciale dominio dell'arcivescovo di Cagliari su quella penisola [1699] ; e poscia la malafede di quei due procuratori, che tergiversando sotto varii pretesti, erano più intenti a migliorare i termini del contratto a loro pro che ad eseguirne i patti. Così quando una parte degli stessi Greci erasi rivolta a piantare la sua sede nelle terre dette di Fluminargia, site ne' dintorni di Sassari, le ragioni di feudo allegate dai consoli di questa città per riserbarsi l'arbitrio di disporre a lor talento di quelle fertili pianure, frapponeano uno di quelli ostacoli che sebbene non valevoli a soprattenere una risoluzione già portata a maturità, sono abili a distornarla nell'incominciamento. Così alcun tempo dopo [1700 ] la proposizione fatta da Salvatore Vela maltese per trasportare varie famiglie sue paesane nella regione solcitana chiamata di Oridda, benché secondata dal governo, il quale non mancò del suo debito ne' soccorsi conceduti al capo dell'impresa, veniva meno da lì a non molto per cagione della ristretta fortuna del colono principale, non fatta per rispondere all'impegno da lui preso. E non v'ha dubbio che se si dovesse ben addentro considerare la ragione di sì trista riuscita, si verrebbe a conoscere che il desiderio di veder tornare in fiore, per quel mezzo che ne sembra il più semplice, la popolazione sarda, fé


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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