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      A questo viceré è pur dovuto l'aver egli ragunato que' materiali e que' chiarimenti che poscia servirono a dare all'isola una legge assai accurata sulle monete [1709] . Pose anch'egli ogni sollecitudine a restaurare quel vasto podere della corona ove nutricansi e crescono le razze migliori de' cavalli dell'isola. Soprattutto mostrossi severo nel dar in sulle mani a qualunque persona che trasandasse la misura stabilita nel recente regolamento per la riscossione de' dritti assegnati a' pubblici officiali. E forse maggiori risultamenti sarebbonsi conseguiti pel pubblico bene sotto la direzione di un personaggio di tal fatta, senza la morte del ministro conte di S. Laurent; per la quale il governo degli affari interni dello stato rimase lunga pezza privo d'un principale indirizzatore. Se non che questo stesso momentaneo danno era a mille doppi ricomperato, coll'assumersi di giorno in giorno una parte più estesa nel reggimento delle cose nostre dal ministro degli affari di guerra conte Bogino: poiché stando sommamente a cuore a Carlo Emanuele il bisogno di elevare il novello regno ad un punto maggiore di prosperità, aiutavasi egli allora meglio che per lo avanti del consiglio di questo esimio ministro. Il quale poggiando ogni dì più alto nella confidenza del re, e bastevole pel valore del suo senno e per la costanza del carattere a un sì gran fare, si chiarì appena della vera condizione delle cose sarde, che tosto avvisava esser colà maggiore la somma del bene sperabile che del male esistente; e questo derivare non così da vizio radicale delle cose, come da difetto di sollecitudine nelle persone.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





S. Laurent Bogino Carlo Emanuele