Pagina (769/1187)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Mentre la legge sull'amministrazione della giustizia era condotta al suo compimento, conseguivasi in Roma dal conte Balbo de' Simeoni di Rivera, ministro del re, un breve pontificio per cui riducevansi a termini molto angusti le franchigie godute in addietro da' facinorosi, i quali per cansare le molestie fiscali rifuggivano al sagro asilo [1713] . Alla promulgazione contemporanea di amendue queste provvisioni seguitavano così tosto gli ottimi risultamenti, che in tutta l'isola per qualche tempo non ebbe ad udirsi la notizia d'un solo atroce misfatto. Onde ben conoscendosi quanta parte avesse nella licenza delle passate ribalderie la speranza dell'impunità, innoltravasi più innanzi il saggio ministro nella medesima via a correggere l'imperfezione o il mal uso fatto delle antiche leggi. Commettevasi pertanto senza indugio allo stesso conte di Rivera di rappresentare al pontefice come la limitazione dell'immunità de' luoghi sagri risponderebbe imperfettamente alle brame del monarca, se lasciavasi più lunga pezza sussistere lo scandaloso abuso che faceasi di alcune franchigie del clero chiamate personali; esser già una cosa durissima il veder qualche volta iniziate nel chiericato persone di stato abbietto; non severo scrutinio de' loro costumi; non esperimento di dottrina; trasandata ogni cautela canonica nella scelta di coloro che son chiamati nella sorte del Signore; quindi la profanazione della dignità sacerdotale bruttata talvolta da infami delitti; quindi lo scandalo della pubblica giustizia inoperante per le contenzioni del doppio tribunale; maggiori esser anche le conseguenze delle esenzioni pretese da coloro che ammessi solamente a' primi ordini della Chiesa, e passati poscia a vita laicale ed anche a condur moglie, conosciuti sono da' canonisti col nome di chierici coniugati; avere invano i padri del concilio di Trento dichiarato le condizioni di rigorosa probità e di giornaliera esteriore disciplina che richiedeansi perché coloro fossero annoverati fra i chierici; essere in Sardegna talmente andata a grado questa mescolanza di due stati, che smodatamente era cresciuto il numero di que' coniugati infino ad eccedere del doppio quello de' veri chierici; e non già osservarsi da essi la menoma parte delle leggi canoniche; ma laici nell'operare, chierici solamente nel difendersi, mutar di qualità come meglio tornava loro in acconcio; dalla qual cosa ove non fosse anche proceduto il più gran male nel rispetto della facile impunità, derivava certamente un altro grave danno a' popolani; pe' quali aggravavasi il cumulo de' pubblici pesi nella proporzione stessa in cui cresceva quell'esorbitante numero di esenti; aver più volte i vescovi interposto la loro autorità [1714 ] per riparare a tanto male; ma non bastare i loro editti a diradicarlo sì che di tanto in tanto non rimettesse; piacesse adunque al pontefice di richiamare a rigorosa osservanza le condizioni di patrimonio ecclesiastico e l'acchiarimento delle qualità di costumatezza e di sapere richieste dal concilio per l'ammessione allo stato chericale; e di dichiarare decaduti da qualunque privilegio di foro tutti que' tonsurati che scrupolosamente non s'attenessero agli obblighi loro imposti; ed al tempo stesso siccome sotto il nome di officiali o servienti delle curie ecclesiastiche erasi introdotto un novello mezzo di moltiplicare le persone suggette ad una giurisdizione privilegiata, spiegasse ancora in riguardo a questi le dottrine della Chiesa; e condannasse le larghe interpretazioni infino ad allora accreditate in tal materia; non aver già il re in animo di menomare i giusti diritti de' vescovi; ma di promuovere soltanto il bene della Chiesa colla rinnovazione delle discipline canoniche; ed il bene de' suoi sudditi mal sofferenti che sotto gli occhi di lui l'abuso delle franchigie religiose fosse stato portato a tal grado di licenza.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





Roma Balbo Simeoni Rivera Rivera Chiesa Trento Sardegna Chiesa Chiesa