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      Allorché il conte Tana erasi recato al governo della Sardegna, erasi anche fatta la nomina del novello intendente generale Bogino [1718] ; uomo di tale intelligenza e di valore così sperimentato ne' negozi di amministrazione, che di lui specialmente confidavasi il re nell'avviamento de' varii progetti che maturavansi pel pubblico bene. Ma venne meno ogni speranza dopo che infino dal primo giungere colà, s'indonnò del suo animo un'apatia siffatta nell'eseguimento de' propri doveri, che in brieve tempo, venutagli in fastidio ogni pubblica opera, e renduto inutile ogni eccitamento ed ogni rimbrotto, fu d'uopo ritrarlo dal commessogli uffizio [1719] . Nondimeno lo zelo del viceré compose in parte gli affari; e videsi perciò a malgrado dell'abbandono in cui giaceva in quel rispetto l'amministrazione, impresso un moto novello a quelli stessi oggetti di pubblica comodità od industria che con tanta cura erano stati accomandati alla vigilanza dell'intendente generale [1720] . Si avea di fatto allora un novello e ben inteso ordinamento pel servizio delle pubbliche poste e per lo regolare carteggio col Piemonte [1721] ; la qual cosa tanto stava a cuore al ministro; non mai così affaticato per la mole de' negozi sopravvenuti, che non fosse maggiormente inquieto pel ritardo cagionato al cambio degli spacci dalle fortune del mare. Si edificavano nuovi ponti in alcuni luoghi dell'isola e si restauravano gli antichi. Si stabiliva nelle circostanze della capitale un orto botanico [1722] . Si prosciugavano i terreni della vicina spiaggia di Bonaria e si aprivano in quei dintorni nuovi stradoni.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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