Pago pertanto il ministro di questa repentina mutazione e pieno di sincera letizia, abbandonato lo stile grave e preciso con cui solea spiegare i suoi sensi, scrivea al viceré: lode infine a Dio che alle tenebre è succeduta la luce; non poteva il re persuadersi che la nazione sarda perspicace com'ella è non fosse per riconoscere a vista delle costituzioni dell'università le premure saggie e giuste del governo". E qui commendando i consoli di Cagliari, che con pubblica arringa aveano renduto grazie al viceré del dono singolare; ed il dotto vescovo d'Ales, il quale in una sua omelia avea invitato i suoi diocesani ad accorrere alle nuove scuole; mostrava quanto l'animo del monarca fosse commosso dal pensiero di quei benagurati apprestamenti.
Congregavansi frattanto in Piemonte e nel porto di Genova i professori stranieri; e presentati con munificenza dal re [1753 ] riceveano dal ministro le istruzioni che ciascuno dovea seguire nell'insegnamento. Istruzioni che possono chiamarsi un capolavoro di dottrina e di zelo: tanta è l'attenzione impiegata nell'indicare la miglior divisione delle materie scientifiche e la scelta delle opinioni e degli autori. Né minore fu dell'attenzione la delicatezza con cui comunicandosi quelle norme ad uomini già consumati nello studio, alcuni de' quali aveano con pubbliche scritture dato laudevole contezza di se stessi all'Italia [1754] , procedevasi avvisatamente; affinché non paressero quelle istruzioni ammaestramenti dati ai maestri, ma dichiarazioni solamente della preferenza che davasi dal governo ad alcuni metodi e ad alcune teorie.
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