Pagina (798/1187)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non pertanto lo scarso frutto della cosa rispondeva imperfettamente a quel moltissimo cui poteva giungere. E di ciò era cagione primaria il non esservi una direzione sola per ciascun monte: poiché trovandosi istituiti quei depositi dove con le largizioni del clero; dove col concorso delle opere de' popolani impiegatisi a coltivare alcune terre a pro de' monti; dappertutto coll'autorità de' vescovi; frequenti erano le gare che nascevano per averne il governo e presiedere alla divisione del frumento. Aggiungevasi al difetto di certo indirizzamento il difetto delle regole: dacché in una gran parte de' monti non si riconosceva alcuna legge per la maniera dell'amministrazione, la quale perciò procedeva disordinata e confusa; e per gli altri ne' quali si seguiva un qualche regolamento, questo era in ciascun luogo vario e discorde. Dove infine anche in mezzo a questa discrepanza di norme fosse stato sperabile alcun vantaggio, mancava l'opera e la vigilanza necessaria a sicurare l'osservanza di qualunque ordinamento: giacché ne' monti governati dai vescovi era per lo più dato loro solamente di sopravvedere l'andamento dell'amministrazione nel tempo delle visite pastorali; ed in quelli tenuti dai laici non eravi chi disaminasse i libri, non chi vegliasse sugli amministratori, non chi si adoperasse per la riscossione de' crediti. Né minore era il danno che sentivasi per essersi il merito delle prestanze già accresciuto ad una proporzione assai grave per gli agricoltori [1784] . Danno che ridondava anche in discapito de' depositi: dappoiché contenti gli amministratori di questo solo pro trasandavano gli altri espedienti posti per lo innanzi in opera onde accrescere le dotazioni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187