E destinavasi con ottimo consiglio a tal incarico il dottore Giuseppe Cossu, uomo zelante ed assai studioso; il quale già noto pel merito di alcune sue private scritture all'oculato ministro (cui non invano brillava mai sotto gli occhi un qualche raggio di luce, che desse indizio di alcuna dote speciale d'ingegno nelle persone nelle quali s'avveniva), fu poscia pregiato maggiormente dai nazionali pe' grandi lavori da lui fatti a compimento di questa esimia istituzione; come lo fu anche dagli uomini di lettere e dagli scienziati per le commendevoli opere da lui pubblicate in Sardegna ed in Italia; sia per rischiarare alcune delle nostre antiche memorie; sia per diffondere buoni ammaestramenti in varie importanti materie di agricoltura ed industria [1786] . Riducevasi quindi ad una quantità assai tenue il merito che dovea rispondersi ai monti per le prestanze; e si facea provvisione acciò queste giovassero solamente a coloro che ne abbisognavano per la seminagione delle terre. E siccome per ciò si ricercava che con diversi mezzi si arricchissero le dotazioni de' monti, così non meno per l'aumento de' depositi già esistenti che per la creazione de' mancanti si bandiva: dovessero i lavoratori di campagna in ciascun anno ed in ogni comune concorrere colle loro opere e co' loro aratri alla preparazione, seminagione e coltura di un'adeguata quantità di terreno; scegliendosi a tal fine con licenza de' parrochi i giorni festivi, onde non ritrarre i popolani dalle peculiari loro faccende; ed il frutto di queste opere gratuite appartenesse ai monti.
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Giuseppe Cossu Sardegna Italia
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