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      Oltreché utilissima tornava ancora la novella legge, in quanto a quell'istituzione aggiungevasi la dichiarazione de' modi da osservarsi da ciascun negoziante nella formazione de' propri libri; e quella delle leggi che danno norma alle lettere di cambio, ai contratti d'assicurazione, alle società mercantili, all'ufficio de' pubblici sensali e che provvedono ai casi di fallimento. Materie tutte che regolate per lo innanzi fra noi coll'autorità di straniere dottrine erano non solo occasione, ma suggetto necessario di giuridiche contese.
      Siccome per tanti e sì essenziali ordinamenti dovea sperarsi di veder mutata in molti rispetti la faccia delle cose, dove le nuove leggi fossero state messe ad eseguimento con rigorosa puntualità; e temersi ad un tempo di veder corrotta infin dal principio qualche buona istituzione, se fosse stata indirizzata con negligenza o malvagità; perciò premuroso il re di conoscere per mezzo d'un intiero ed esatto ragguaglio la somma del bene provocato dal legislatore e del male frammischiatovi dagli esecutori delle leggi, veniva nella deliberazione di ordinare al viceré che in una generale visita dell'isola riconoscesse per se stesso lo stato de' pubblici negozi; provvedesse a ciò che ricercava pronto riparo; desse compiuta informazione del rimanente. A qual uopo allargavagli oltre il consueto termine il tempo del comando. Questa visita del viceré non più erasi rinnovata dopo il memorabile governo del marchese di Rivarolo. Tornando dunque opportuna anche per tal motivo, disponevasi di buon grado il conte des Hayes ad intraprenderla.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





Rivarolo Hayes