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      Ma egli era tal uomo che avrebbe potuto ancora dare il suo nome al secolo in cui visse, se la Provvidenza non l'avesse destinato ad uno di que' troni ne' quali è largo compenso al minor dominio, la maggior facilità di esercitare a pro de' popoli i preziosi diritti di gran padre di famiglia. Se dura adunque, e durerà perenne la gratitudine de' Sardi pe' novelli benefizi aggiunti alle ottime istituzioni di tal regno, non perciò brillerà questo di minor luce nella posterità; la quale pregiando ogni atto del paterno reggimento de' sovrani successori e le virtù ereditarie dell'inclita stirpe che ci governa, dirà nel ricordarle o nel riconoscerle ciò che diceano i nostri padri, ciò che noi diciamo: esser tali atti degni di un successore di Carlo Emanuele.
      Colla vita di questo re cessava anche il ministero dell'uomo insigne che aveagli prestato sì lungo e sì chiaro servigio: ed il conte Bogino, il quale già da qualche tempo avea dichiarato il bisogno ch'ei sentiva di maggior quiete per ragione della grave età sua, era chiamato dal novello regnante Vittorio Amedeo III a quell'onorevole riposo che per l'uomo saggio è 'l premio migliore degli anni passati fra le molestie delle pubbliche cure. In quella sua vita privata ebb'egli continue le pruove dell'ammirazione e gratitudine de' Sardi. E con ragione: ché se pochi sono coloro i quali abbiano posseduto in grado così alto le doti d'un uomo di stato, pochi ancora sono quelli che a tali doti abbiano accoppiato al pari di lui tanta eccellenza di virtù. Noi perciò lo vedemmo penetrare colla perspicacia del primo sguardo da lui gittato sulle nostre cose, tutto il pro che la possessione della Sardegna poteva arrecare alla monarchia; scernere pacatamente ciò che nelle circostanze del tempo era permesso sperarne; disporsi con animo a riformare in molte parti lo stato, a crearvi istituzioni novelle; affissarsi con maggior amore in quelle che più direttamente tendono al bene universale; andar misurato nel dare il primo passo; ma datolo non ritrarre mai a sé il piede, ed insistere, e piantarsi immobile contro alle difficoltà, e vincerle; non mirare alla laude ma al bene; e perciò beneficare anche i non volenti; e farsi, per così dire, a spiccare d'in su gli occhi altrui le scaglie, adoperando la ragione; e se la ragione non era bastevole, l'autorità. Ma tutto ciò si vide solo in una rapida narrazione, e forse inferiore al suggetto.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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