[222] Questo stesso Scauro, di cui parlasi, il padre fu del famoso Marco Scauro, di ricchezze sprofondate e di lusso eguale, il cui palazzo era dei primari di Roma per ogni maniera di magnificenza; né improbabile si è che gran parte di queste dovuta fosse alla poca continenza del genitore nell'amministrazione delle provincie. Il sig. Mazois, dotto scrittore francese, la casa di Scauro imprese a descrivere allorché volle dare un ragguaglio compiuto d'una ricca casa romana. Vedi F. Mazois, Le palais de Scaurus, ou Description d'une maison romaine, Paris, F. Didot, 1822.
[223] Valerio Massimo, Factorum ac dictorum, cit., lib. VIII, 1, 10.
[224] Cicerone, Epistulae, Ad Atticum, lib. IV, epistola 15.
[225] Poco tempo dopo Scauro accusato pure veniva di broglio dallo stesso Triario, e Cicerone, suo difensore con eguale contraddizione di sentimenti, altra opinione manifestava ad Attico ed altra sosteneva nel cospetto del pretore. Mi dirai, egli scriveva, cosa potrai tu allegare in tal causa? Ch'io possa morire se il so I candidati consolari tutti rei sono di broglio, né d'or innanzi altri si condannerà che un omicida" (Cicerone, Epistulae, Ad Atticum, cit., lib. XIV, epistola 16); ed altrove (Cicerone, Epistulae, Ad Quintum fratrem, cit., lib. III, epistola 3): difficile si è la causa, ma sforzeremoci". Cicerone in tal modo lasciava alla posterità i migliori argomenti onde giudicare fino a qual punto debbano andar del pari, nella lettura delle sublimi sue arringhe, l'ammirazione e la fede.
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