Bioea: questa città, che dava il nome al porto da Tolomeo chiamato coll'istessa appellazione, esisteva nel golfo detto oggidì di Teulada; con la scoperta recentemente fatta d'una lapida che accennava la via da Nora a Bizia, si viene a conoscere che il nome fu alterato nelle edizioni di Tolomeo e che quella città marittima dicevasi Bizia; questa lezione concorda pure coll'esemplare Vaticano di Tolomeo, consultato dal Cluverio (Sardinia antiqua, cit.), nel quale leggesi Bithia. Nora: nelle vicinanze di Pula. Caralis: Cagliari. Susalei: forse lo stesso che il Sorabile dell'itinerario, da cui ha potuto derivare il moderno nome di Sarrabus; questo luogo in alcune edizioni di Tolomeo è chiamato vicus, in altre villa; il Fara lo collocò fra il capo Ferrato e la punta Pirasto. Feronia: nella spiaggia fra il porto Sabatino e Posada; il Fara la credette situata alla foce del rivo Baddiani. Olbia: Terranova. Plubium: nel promontorio la Testa, ove al tempo del Fara esistevano le antiche rovine di questa città; questa testimonianza del Fara dee preferirsi all'opinione riportata da H. La Martinière (Grand dictionnaire géographique et critique, art. Plubium), secondo la quale Plubium sarebbe l'odierno villaggio di Ploaghe. Iuliola: nel sito dell'antica chiesa vescovile d' Ampurias, alla sinistra del fiume Coghinas, ove ora esiste la chiesa di S. Pietro di Mare. Tibula: nella spiaggia fra Castelsardo e lo stagno di Platamona. Turris Bissonis: S. Gavino di Torres.
Le città mediterranee rammentate dallo stesso Tolomeo sono quest'esse: Ericenum: nel dipartimento d'Osilo.
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