Ferraria: ove non sia stata l'istessa di Feronia (vedi sopra tal nome), non sarebbe improbabile l'opinione di Wessellingio, il quale crede fosse posta in vicinanza al capo Ferrato. Biora, Gemellas, Hafa, Molaria, ad Medias: d'incerto sito; se nell'itinerario fosse stata mal notata la distanza di 49 miglia fra Liguidonis e Molaria, potrebbe giovare a determinare il sito di questa città, in prossimità al porto S. Paolo, il nome dell'isola Molara, che trovasi posta in fronte a quelle spiaggie. Forum Traiani: ove tutto è incerto, qualche valore può accordarsi alla tradizione favorevole a Fordongianos, alla conformità del nome, alle reliquie rimastevi di strada romana e di pubblici edifizi. Othoca: sito incerto; potrebbe esser l'istessa della sopradetta Osoea; tale è pure l'opinione dei commentatori Simlero [J. Simler, In Aethicum scholia cosmographiam, Basilae, 1575] e Wessellingio, il quale, non so per qual notizia, asserisce esistere fra Bosa e Neapoli le vestigia di questa città. Erurio (vedi sopra Eroeum). Ad Herculem (vedi sotto Herculis portus). Nure: la Nurra ne ha tratto il nome. Carbia: incerto. Metalla: o qualche città nel territorio d'Iglesias, o meglio le officine o cave dei metalli in quella provincia; dal Fara si crede fosse una città vicina a Portoscus. Tegula: Teulada.
A compimento di questo cenno sull'antica geografia sarda soggiungo i nomi dei porti e capi principali, delle isole adiacenti e dei fiumi maggiori nominati da Tolomeo (Geographia, cit.) e da Plinio il Vecchio (Naturalis historia, cit., lib.
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