[433] Attigue a Cagliari veggonsi anche oggidì le rovine dell'anfiteatro che ivi esisteva nei tempi romani.
[434] Vestigia di antiqui acquedotti trovansi in vari luoghi dell'isola. Quello di Torres, prendendo l'acqua dai luoghi superiori a Sassari, la portava a quella colonia pel corso di molte miglia. Minore era quello di Nora; maggiore d'ambi il cagliaritano, la lunghezza del quale da S. Maria di Siliqua a Cagliari equivale a dieci miglia e mezzo di Piemonte. Vedi la descrizione di tali rovine in F. Gemelli, Rifiorimento della Sardegna, cit., lib. III, 2. Le reliquie più ampie e più ben conservate delle terme costrutte in Sardegna nei tempi romani esistono presso il villaggio di Fordongianos, ove si vedevano anche le ruine di un gran ponte sul Tirso.
[435] Fra le stranezze dell'annalista Vitale [S. Vidal, Annales Sardiniae, cit.] degna è d'esser annoverata questa, che alla strada sarda ei dà la seguente direzione: dal Campidoglio e da Torres per a Cagliari. Non è già ch'egli abbia potuto dimenticare il mar Tirreno, che s'intromette fra li primi due punti di tale strada; ma in una storia la quale non ti presenta che uno sgominare continuato, ed in cui, se da tanto ti senti, puoi ben numerare netto e spiccato un migliaio per lo meno di grosse babbuassaggini, d'uopo è che ogni cosa sia in concordanza.
[436] Vedi E. Gibbon, Storia della decadenza dell'Impero romano, cit., cap. 2.
[437] Vedi L. Baille, Discorso per l'avvenimento al trono, cit. La lapida di Nerone e la colonna migliaria di Bizia furono scoperte mentre si scriveva la presente opera.
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