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      I.
      [513] Procopio, De bello Iustinianeo, De bello Vandalicorum, lib. I.
      [514] Vittore Vitense, Historia persecutionis Africanae provinciae temporibus Genserici et Hunerici regum Vandalorum, lib. I, in Maxima bibliotheca patrum, cit., tomo VIII.
      [515] L'espressione adoperata da Vittore non indica propriamente l'occupazione primitiva delle isole, dicendo egli che Genserico colla usata sua superbia le difese. Nullameno l'intiera di lui narrazione tendente a dimostrare lo slancio preso nelle felici incursioni dei Vandali dopo la morte di Valentiniano (alla qual narrazione consente anche la relazione di Procopio), dimostra che Vittore con quella parola, od impropriamente da lui adoperata, od inesattamente riportata negli esemplari delle sue opere, intese di indicare la prima occupazione, o per lo meno il primo stabile possesso di quelle isole; poiché altrimenti la semplice difesa delle isole già per lo innanzi conquistate non sarebbe stata tale da porla al confronto coll'acquisto novello delle provincie africane tuttora non domate; e male avrebbe lo storico spiegato i propri sensi, notando, come fece, quasi una gradazione di buona ventura da questa a quella fazione. Aggiungasi a ciò non potersi supporre difesa, ove non può apparire veruna ostilità, per essere fuori di ogni probabilità che negli anni primi, dopo la morte di Valentiniano, quelli imperatori occidentali nella breve, disputata e tristissima durazione del loro dominio, abbiano posto mente ad assaltare tante ragguardevoli isole onde ritorle dalle mani dei barbari.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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