Benché l'assunto della mia opera mi permetta solamente di dar cenno di questa scrittura nella parte sua istorica, pure io dovrei tratto tratto porre a confronto le diverse opinioni; poiché discordano in qualche parte ambe le narrazioni, ed era forse impossibile che in tanta oscurità di notizie, ambiguità di conghietture e difficoltà di ricerche, potessero due scrittori, aventi l'uno lo scopo di trascorrere rapidamente le maggiori nostre epoche storiche, l'altro quello di svolgere il volume intiero de' nostri fasti, o vedere gli avvenimenti da eguale distanza, o giudicarne in egual modo. Ciò nonostante dee tornar gradito a me, che, meglio di ciò che sariasi potuto aspettare in quella dissimile posizione dei due scrittori, trovisi nelle due scritture in molte parti una uniformità di narrazione che molto io debbo apprezzare, conoscendo l'ingegno del valoroso autore franzese. Né certamente mi garba, dopo tal dichiarazione, l'andar cogliendo le occasioni che possono presentarsi di armeggiare nelle discussioni o letterarie o politiche, accennate in quell'opera; poiché alcune di queste disquisizioni escirebbero fuori dei termini del mio argomento, e le altre tornerebbono forse compiutamente inutili, considerando che il miglior giudizio è sempre quello dei lettori. Aggiungasi l'esser anche per altra ragione malagevole il praticare quel confronto; perché delle mie opinioni io produssi ad ogni passo le prove a piè di pagina, nel mentre che il signor Mimaut non stimò di unire al suo lavoro le annotazioni dei monumenti dai quali trasse partitamente le sue notizie.
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Mimaut
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