[1127] Il cav. G. Cossu ( Città di Cagliari, cit., cap. 11) riportando questo fatto colla data errata del 1428, suppone che il visconte di Narbona fosse presente in questa spedizione; e ch'egli sia stato quindi decapitato nella piazza maggiore d'Alghero. Ed anche in questo secondo rispetto la notizia è mancante di verità. È da notare in questo luogo che le opere storiche di quell'egregio cavaliere, benemerito delle patrie antichità e della patria agricoltura, sono o per incuria dei tipografi, o per poca attenzione dell'autore, così ridondanti di errori nelle date dei fatti, ch'è d'uopo, a chi legge, stare in guardia contro alle false citazioni che trovansi in ogni pagina.
[1128] La relazione ampia di questa difesa d'Alghero, riportata anche da G. Zurita ( Anales, cit., lib. XI, cap. 77), trovasi riposta nell'archivio civico d'Alghero ed in quello del capitolo della chiesa cattedrale. Vi si contiene anche il voto allora fatto di celebrare annualmente, per rimembranza di quell'avvenimento, una festa. La quale servì di occasione agli Algheresi onde sfogare contro ai cittadini di Sassari un astio tanto meno giusto, quanto, dopo la cessazione delle nostre guerre civili (nelle quali non l'opinione della maggioranza, ma il cieco impeto degli avvenimenti strascinava gli abitanti delle provincie a sottostare ad una od altra signoria), i Sassaresi, non meno degli Algheresi, si mostrarono devoti alla Corona. Si ricordano anche oggidì le strofe catalane di un cotale inno alla popolaresca, grave d'imprecazioni contro ai nimici.
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