Contengonsi a tal uopo i maggiori ragguagli nelle carte depositate in questo regio archivio di corte. È opportuno che in questo luogo, dove si parla della frequente incursione dei Barbareschi, si noti eziandio che se i Sardi seppero, resistendo od assaltando, vincere più volte quei pirati, seppero anche, perdenti, signoreggiarli. Morat, schiavo sardo rinnegato in Tunisi, giunto colà per la sua maestria alla carica di gran tesoriere della reggenza, s'impadronì poscia del supremo potere; e perciò la di lui famiglia dominò su quel paese quasi per tutto il secolo XVIII. Vedi Ricerche sulle scienze dei governi, Losanna, 1790, tomo 2, articolo Tunisi .
[1334] Anche in quest'intervallo comandò di nuovo, come presidente, don Diego di Aragall.
[1335] Gli atti di questo parlamento del duca di Avellano e delle altre corti succedute trovansi depositati nell'archivio della reale udienza di Cagliari; dal quale furono estratte le copie che io n'ebbi sott'occhio.
[1336] G. Cossu, Città di Cagliari, cit., cap. 12.
[1337] Prima del duca di Montalto presiedette un'altra volta il regno, nel 1644, don Diego d'Aragall.
[1338] Vedi G. Cossu, Città di Cagliari, cit., cap. 2. Alla liberazione di questa pestilenza nel 1656 è dovuta la festa annua votiva di sant'Efisio, che con molta pompa si celebra nella capitale nell'incominciare di maggio.
[1339] Nel 1656 e 1657 governò, come presidente, don Bernardino Mattia di Cervellón, governatore di Cagliari.
[1340] La carta reale di erezione è del 4 luglio 1651.
[1341] Governarono nei due intervalli allo scadere del triennio, nel 1662, don Pietro Vico, arcivescovo di Cagliari; quello stesso di cui scrissi nel narrare l'invasione franzese del 1637; e nel 1665 don Bernardino Mattia di Cervellón per la seconda volta.
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