1662, il principe di Piombino. 1665, il suddetto di Cervellón, presidente, per la seconda volta. 1665, marchese di Camarassa. 1668, il suddetto di Cervellón, presidente, per la terza volta. 1668, il duca di S. Germano. 1673, il marchese de los Veles. 1675, il reggente don Melchiorre Sisternes de Oblites, presidente. 1676, il conte di S. Stefano. 1678, ilsuddetto Sisternes, presidente, per la seconda volta. 1680, il marchese di Osera. 1680, il conte di Egmont. 1682, l'arcivescovo di Cagliari don Diego Ferdinando di Angulo. 1683, il conte di Fuensalida. 1686, don Giuseppe Antonio Delitala di Castelvì, governatore di Cagliari, presidente. 1687, duca di Monteleone. 1690, la reale udienza. 1690, il conte di Altamira. 1696, il conte di Montellano. 1700, il duca di S. Giovanni.
[1355] F. Vico, Leyes y pragmáticas del reyno de Serdeña compuestas, glosadas y comentadas, Napoles, impr. real, 1640, tit. 1, cap. 2.
[1356] La carta reale di Filippo II del 13 marzo 1568 è registrata nel vol. 1, fol. 235, delle carte reali dell'archivio patrimoniale di Cagliari. La dignità dei procuratori reali era tale che i novelli viceré giuravano nelle loro mani genuflessi pubblicamente nella chiesa cattedrale.
[1357] Vedi vol. II, p. 144.
[1358] F. Vico, Leyes y pragmáticas, cit., tit. 51 contiene la serie compiuta delle ordinazioni pontificie e regie ragguardanti alla citata concordia ed allo stabilimento del tribunale di contenzioni. Vedi anche F. Vico, Leyes y pragmáticas, cit., tit. 7.
[1359] In cinque soli villaggi della Gallura si trovarono, in un'occasione in cui il governo spagnuolo dovette dare qualche provvedimento generale a quelli abitanti, cinquecento esenti.
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