[1360] F. Vico, Leyes y pragmáticas, cit., tit. 4, cap. 1.
[1361] F. Vico, Leyes y pragmáticas, cit., tit. 1, cap. 32.
[1362] F. Vico, Leyes y pragmáticas, cit., tit. 1, cap. 34.
[1363] F. Vico, Leyes y pragmáticas, cit., tit. 5, capp. 4 e 5.
[1364] F. Vico, Leyes y pragmáticas, cit., tit. 1, cap. 45.
[1365] Così accadette nel 1694, essendosi dovuto per la poca età del governatore abilitare il conte di Altamira a prolungare il suo governo con carta reale del 5 giugno di quell'anno.
[1366] Vedi vol.II, p. 140.
[1367] Il governatore del Logodoro, munito anch'egli al pari del viceré di doppia autorità politica e militare, avea nei primi tempi un consultore od assessore, col voto del quale giudicava in grado di appello le cause della sua provincia. Negli ultimi tempi del governo spagnuolo quelli assessori erano due, uno per le cause civili, l'altro per le criminali, con un avvocato del fisco.
[1368] Il governatore di Cagliari e Gallura non esercitava veruna podestà militare. In presenza del viceré la sua carica riducevasi al diritto che avea di conoscere, col voto del suo assessore, di alcune cause della provincia. Mancando il viceré, acquistava questa carica il massimo splendore; perché, eccettuati i casi di speciale sovrana provvisione, assumeva egli allora insieme colla Reale Udienza il governo generale dell'isola. Oltre ai governatori delle due provincie, esistevano ancora in quei tempi i governatori militari di Alghero e di Castellaragonese ed il governatore politico del Goceano. Sotto la signoria austriaca si aggiunse il governatore politico della Gallura.
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