[1434] La città di Cagliari ebbe ricorso nel 1622 a Filippo IV per mezzo del suo sindaco dottore Bernardo Armanyach, colla proposizione di vari capitoli tendenti alla conferma dei suoi antichi privilegi e che contenevano ad un tempo alcune migliori regole per lo reggimento delle sue cose. Nel 1647, il viceré duca di Montalto approvò quaranta capitoli presentatigli per parte della stessa città, nei quali è manifesto lo spirito di voler introdurre nell'amministrazione una miglior economia. Nel 1660, il viceré marchese di Castelrodrigo il quale molto si occupò di migliorare lo stato della così detta azienda frumentaria della medesima città, prescrisse l'elezione di due deputati dei creditori, i quali dovessero prender parte nella discussione dei maggiori interessi civici. Fece anche lo stesso marchese molti saggi ordinamenti per un più diligente e netto maneggio delle rendite. Nel 1670, il viceré duca di S. Germano approvò il nuovo progetto di regolamento rassegnatogli dalla città per l'istesso fine. Con tali ricordi resta comprovato ed il vizio che serpeggiava nell'amministrazione, e la coscienza che ne aveano gli stessi consigli. Tutte queste ordinazioni furono raccolte in un volumetto dal titolo: Ordinaciones de la illustre y magnífica çiudad de Caller, en Caller, en la estampa de el real Convent de S. Domingo, 1713.
[1435] Delle sovvenzioni fatte al tesoro di Spagna ed a quello dell'isola, si diede già cenno alla nota 51. Giova qui a gloria dei nostri consigli il notare che nei bisogni speciali dell'isola le città non si rimasero mai del soccorrere prontamente le altre parti del regno poste in angustie.
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