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      1519. Alessio Fontana, cavaliere sassarese, maestro razionale del regno, valendosi dei consigli dei padri Fabio e Giacomo, contemporanei di sant'Ignazio di Loyola, e della corrispondenza epistolare tenuta con lo stesso fondatore, stabilì il primo collegio dei Gesuiti, dotandolo con 1.000 ducati di rendita nel generalato del padre Lainez; il quale ordinò a san Francesco Borgia, commissario generale in Ispagna, di spedire in Sardegna il padre Baldassarre Pinna catalano, ed il padre Francesco Antonio portoghese. Il collegio si trasportò poscia nel 1627 nella casa professa in quest'anno ridotta a compimento, mercé specialmente del dono di 25.000 scudi fatto da don Giovanni Sanna, vescovo d'Ampurias. 1591. I padri cappuccini occupano per la prima volta l'antico monastero di S. Antonio, scambiato poscia con quello dei Serviti. 1595. Fondazione dei padri predicatori, dotati da Filippo II con le terre del real castello. 1610. Don Gavino Marongiu lascia tutto il suo patrimonio per la fondazione dei tre conventi di Carmelitani, Mercedari e Trinitari. I primi abitarono in principio al di là di Pozzo di Rena, e quindi entrarono in città, profittando, per la fabbrica della nuova chiesa e convento, dell'eredità lasciata loro da don Girolamo de Sena; i secondi, dopo aver soggiornato per qualche tempo vicino alla porta del Rosello, fondarono poscia il loro convento nella chiesa di S. Eusebio, e quindi, con permesso della città, nella chiesa antica di S. Paolo; i terzi fondarono il loro convento nel monte detto di Rosello.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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