L'unica che restò in piedi per qualche tempo fu quella di vetri diretta dai fratelli Peret savoiardi, e sostenuta dal marchese di Balestrino comandante de' dragoni di Sardegna.
[1702] Per agevolare agli Svezzesi il commercio del sale fu nel 1752 proposta la formazione di un gran canale, che prendendo l'imboccatura dal mare fra la chiesa di Bonaria ed il lazzaretto di Cagliari, corresse per cinque e più miglia diramandosi verso le saline dette di Molentargius e di Maristagno, onde facilitare il trasporto de' sali sull'acqua. Nel seguente anno essendosi riconosciuto per varie ragioni locali non praticabile tale apertura, si pensò di supplire al bisogno che aveasi di non far indugiare i compratori del sale, con l'erezione nella darsena di Cagliari di un gran magazzino destinato al deposito di quella derrata; cui poscia si pose mano nel 1754. La prima istituzione del consolato svezzese in Cagliari, destinato specialmente a promuovere questo commercio de' sali fu nel 1744.
[1703] In questa riforma fattasi nel 1752 e 1753 si ridusse il numero de' fanti miliziani a 39.342 divisi in 186 compagnie; e quello de' cavalli a 7.983 ripartiti in 143 compagnie. Si ordinò poi nel 1758 di ridurre i primi ad 85 compagnie composte di uomini 22.799; ed i secondi ad 80 compagnie formanti la totalità di cavalli 5.907.
[1704] A questa generale prosperità, da cui derivava come necessaria conseguenza la larghezza di entrate nel pubblico tesoro, si devono molte opere fatte nel governo del conte di Bricherasio attorno alle fortificazioni; appartenendo a questi anni l'intiera riparazione delle ruine cagionate nel baluardo di Cagliari di S. Caterina dalla caduta del monistero, di cui alla nota 327. Nel succeduto governo si restaurarono nelle tre piazze principali le strade coperte, gli spalti, i parapetti e ripari, e si compirono ne' siti adattati le palizzate.
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