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      Alle troppo impazienti,
      Alle troppo esigenti,
      Alle troppo positive, che credono bastare alla felicità del matrimonio molti quattrini e una corona,
      Alle troppo poetiche, che credono bastare al matrimonio l'amore,
      Dedico questo nuovo libro,
      Perchè tutte imparino, che se il matrimonio può darci la massima felicità, è anche la più instabile delle combinazioni chimiche; il più delicato, il più intricato, il più fragile di tutti i meccanismi.
     
      Decembre 1893.
     
     
     
     
      PARTE PRIMA.
     
      IL RACCONTO.
     
     
     
      CAPITOLO PRIMO.
     
      La bambina diventa donna.
     
      Era un mattino di marzo, e un sole impaziente s'era alzato troppo presto, spargendo per l'aria azzurra e già calda l'oro della sua luce, il tepore del suo fiato.
      La stazione era molto vicina alla casa di Emma, e a piedi era andata coi suoi ad augurare il buon viaggio ad un cugino ingegnere, che sposo da solo un mese doveva fare per l'ufficio suo un lungo viaggio e lasciar sola la sposa per qualche settimana.
      Cugini e cugine e zii erano arrivati un po' tardi e si dovette far economia di parole e di abbracciamenti. Un furia furia per prendere i biglietti, consegnare i bagagli, coll'accompagnamento di un grido monotono dei conduttori:
      - Facciano presto, signori, il treno parte.
      E davanti ad un vagone di prima classe i parenti erano affollati, guardando il cugino ingegnere, che non poteva parlare; perchè sentiva che le parole gli sarebbero venute fuori, strozzate e singhiozzanti.
      Tutti si accontentavano di sorridere al viaggiatore, con un'aria che voleva essere un saluto e un augurio, ma era invece una mestizia mal dissimulata.


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L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano
1894, pagine 127

   





Emma