E anch'esse erano come la prima; ingenue come l'ignoranza, calde come la giovinezza.
CAPITOLO QUARTO.
La corrispondenza continua.
Compaiono sull'orizzonte due altri pretendenti al cuore di Emma
Il lettore desidera molto probabilmente ch'io gli dica, che dopo quelle prime tre lettere lanciate da una finestra all'altra, ella non ne ricevette altre.
Ma pur troppo, siccome il mio racconto è storia vera, e la storia ha per primo dovere quello di esser sincera, io devo dirvi la pura verità, tutta la verità, null'altro che la verità; come certi testimonii, spergiurando, in una causa da me perduta perchè ero un galantuomo, dissero davanti al mio pretore.
E la verità è molto diversa da quella supposta o desiderata dal benigno lettore.
Emma ricevette una quarta lettera, che non riportò subito alla mamma, come aveva fatto delle prime tre, ma se la nascose in seno; ben decisa a farle seguire più tardi lo stesso cammino che avevano seguito le altre.
Ma la lettera lanciata alle dieci del mattino era ancora alle dieci della sera allo stesso posto, e siccome vi stava bene, calduccina e lieta di quel roseo nido, tessuto con qualcosa di meglio che non sieno le paglie e i fuscellini; non aveva voglia di escirne.
Se non che Emma alle dieci andava a letto e il foglio criminoso passava dal roseo nido in un altro bianco niveo, ornato di trine e profumato di giovinezza, ch'era il letto di lei.
Fu messo sotto il cuscino, ma dopo poco passò nelle mani di Emma, e le mani lacerarono la busta con uno strappo, che pareva una convulsione.
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L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano 1894
pagine 127 |
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Emma Emma Emma
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