E l'amano o piuttosto la desiderano finchè è giovane e bella; sprezzandola appena cade sul suo capo la prima neve o compare sul volto la prima ruga.
Essi sono tutti del parere di quel loro collega, che un giorno diceva sospirando:
- Perchè mai quando la moglie ha quarant'anni, non si può congedarla per prenderne due che abbiano vent'anni ciascuna? Non si può forse cambiare senza frode un biglietto di 50 lire in due biglietti, di 25 lire ciascuno?
Il giovane libertino che ti fa la corte, ti guarda in faccia con occhi ardenti e senza alcuna timidezza, e il suo sguardo ti obbliga quasi sempre ad abbassare gli occhi e ad arrossire.
Egli non si accontenta di guardarti in volto, ma i suoi occhi vanno in su e in giù dal capo ai piedi e ti abbraccian tutta; e tu te ne senti offesa, come se ti dirigesse parole audaci e sconvenienti.
Una signora molto perbene mi diceva una volta:
- Io non so spiegarmi il perchè, ma quando mi guarda il marchese R. io mi sento come se fossi nuda, e mi guardo e mi riguardo per vedere se davvero io sono vestita....
Il marchese R. era infatti un gran libertino.
Il giovane libertino però non si accontenta di guardare.
Egli trova ad ogni momento un pretesto per toccarti il vestito o per toccare il tuo piede col suo. Trova sempre, che hai un ricciolo fuori di posto e lo vuol mettere al suo posto.
Se ti dà la mano, trattiene la tua a lungo nella sua e l'accarezza teneramente, e te la stringe forte, in modo da farti arrossire.
Quella stessa signora di poc'anzi mi diceva:
- Io cerco sempre di evitare la stretta di mano del marchese R. Essa mi sembra un oltraggio.
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L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano 1894
pagine 127 |
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