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      Le professionirispetto alla felicità nel matrimonio.
     
      Caro tesorino mio, niña de mis ojos (come ti direi in Spagna), tu non sposerai di certo nè un contadino, nè un fabbro, nè un falegname; ma un ingegnere, un medico, un avvocato o, come si suol dire, un possidente.
      Si dice tutti i giorni che siamo tutti eguali, e menzogna più bugiarda non fu mai pensata da cervello umano, e lo vo ripetendo in ogni mio libro, come la mia Delenda Carthago.
      Eppure quella bellissima parola è scritta fin sui soldi e sui biglietti di banca d'una grande nazione, sulle sue bandiere, e nelle leggi di tutto il mondo civile.
      Anche nei nostri tribunali sta scritto, che tutti sono eguali davanti alla legge; ma siccome i giudici non possono leggere quelle parole, perchè sono scritte dietro le loro spalle, non hanno l'obbligo di ricordarsene sempre.
      Gli uomini non sono eguali che in una cosa sola: davanti alla morte; ma anche qui, quanta differenza nel modo di morire! Si può morire appena nati o a cent'anni, si può morire in uno strazio di dolori o sorridendo; a gocciole o di schianto; maledicendo o benedicendo la vita.
      Ma il più bello è questo; che più la civiltà avanza e i rapporti sociali si complicano e le leggi si affinano, le disuguaglianze individuali aumentano e aumenteranno sempre col progresso.
      I socialisti ignoranti vorrebbero affogare l'individuo in un gran pantano di collettività; ed io invece son sicuro, che nel mondo dell'avvenire l'individuo sarà tutto e la società poco o nulla.
      Perdonami, cara figliuola mia, se la penna mi trascina fuori delle rotaie e se ti faccio della filosofia sociologica molto inopportuna.


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L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano
1894 pagine 127

   





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