Dall'altra parte il coraggio, che non misura il pericolo, il pensiero che pesa il probabile e il possibile sulla bilancia del bene e del male.
Da una parte i nervi che sentono, il cuore che ama, la carezza che calma, il bacio che guarisce, il sistema nervoso dell'umanitą.
Dall'altra i muscoli che si contraggono, la mente che vede lontano, l'energia che rinfranca, l'eroismo che esalta, il sistema cerebrale e muscolare dell'umana famiglia.
E non č che avvicinando queste due metą, che saldandole insieme con quell'attrazione cosmica e divina, che č l'amore: che abbiamo l'uomo, l'uomo vero e intero, l'uomo completo e felice.
Se tu sposi un banchiere, ch'egli tenga pure la cassa forte, ma tu sii per lui, per essa la chiave che la difende.
IL MARITO INDUSTRIALE.
In una gerarchia che mi son fatto io stesso per mio uso e consumo, ma che non ha rapporto alcuno coi responsi della Consulta araldica nč col famoso decreto del Menabrea, che metteva i professori in ottava linea, io metto l'industriale molto al disopra del negoziante ed anche del banchiere.
Il negoziante compra e vende, l'industriale produce.
Il negoziante prende da una mano e mette nell'altra, cercando che in questo passaggio una parte (la pił grossa possibile) rimanga nella sua.
L'industriale č un creatore: plasma la materia e le dą nuova forma, adopera le mani sue, quelle dei suoi operai, quelle delle macchine, e quando riesce a far cose nuove o a far meglio e pił presto d'un altro una cosa vecchia, arricchisce sč e il proprio paese.
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L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano 1894
pagine 127 |
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Consulta Menabrea
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