- È un gran galantuomo nella vita privata, ma in politica....
La somma di molti galantuomini fa una nazione onesta.
La somma di parecchi disonesti basta a disonorarla.
Dove nasce un'epidemia panamistica o cuciniellana, il paese è profondamente malato e se non si giunge in tempo all'amputazione, la gangrena secca invade tutto l'organismo e la nazione muore.
E siccome nessuna forza si distrugge, anche la donna nel modesto giro della propria famiglia può e deve essere un'energia, che risana, che risangua, che attiva la vigoria morale di una nazione.
Che il tuo marito sia sindaco o deputato, senatore o ministro, fa di essere fiera della sua onestà prima che del suo ingegno, della sua lealtà prima che delle sue commende; e tu seguilo coll'occhio vigile dell'affetto che ama, ma non transige; del cuore che si intenerisce, ma non vacilla nelle ore di Getsemani, quando la coscienza lotta tra le tenebre coll'ambizione o colla sete dell'oro.
IL MARITO MILITARE.
Parrebbe a priori, che il soldato deva essere il pessimo di tutti i mariti. Abituato ad imporre e a subire una disciplina ferrea, vivendo sempre in un ambiente artificiale al di fuori della società, in cui tutti quanti respiriamo e camminiamo; festeggiato dalle donne, perchè rappresentante della forza e perchè vestito d'un'uniforme; costretto a mutare ad ogni tratto di guarnigione; egli dovrebbe essere un cattivo marito.
L'esperienza invece, che non ragiona, ma ci dà i frutti della natura, ci dice che il marito militare è l'ottimo tra tutti i mariti; sempre ad altre circostanze pari.
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L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano 1894
pagine 127 |
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Getsemani
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