Io mi son domandato sempre il perchè di questa contraddizione fra ciò che ci suggerisce la teoria e ciò che ci dimostra la pratica, e confesso, che per quanto aguzzassi lo sguardo e gettassi profondo lo scandaglio in questa regione della psicologia umana, rimasi col desiderio di sapere e con molte ipotesi in testa; che è quanto dire con un pugno di mosche in mano.
Che Venere sia stata, sia e sarà sempre l'amante di Marte, è facile a capirsi e inutile a spiegarsi, perchè poeti, filosofi e psicologi (che non è la stessa cosa) e scrittori di romanzi hanno esercitato penna e pensiero su questo tema.
Ma Marte non è marito, ma amante, e la cosa è ben diversa; e il Marte moderno, che si chiama tenente di corvetta o capitano dei bersaglieri o maggiore del genio o simili è quasi sempre un ottimo marito.
È forse perchè il militare, dopo aver conosciuto i volgari amori della piazza e le facili avventure delle brevi guarnigioni, dopo avere insomma amato molte femmine, desidera conoscere e amare una donna?
È forse perchè il soldato è sempre un uomo scelto fra molti e quindi bello e forte e molto maschio?
È forse perchè la vita artificiale e regolamentare, che lo opprime e lo schiaccia per tante ore del giorno, gli fa sentire più vivo il bisogno di una casa senz'altro regolamento che l'amore, senza altri ordini del giorno che le carezze quotidiane?
È forse perchè la casa è il miglior contravveleno della caserma e il desinare in famiglia il premio di tanti pranzi nei restaurants?
È forse perchè il militare abituato a farsi la propria valigia, a curare le proprie cose, a tenerle in ordine e in grande pulizia, è una specie di buona ménagère e portando tutte queste abitudini e abilità in una famiglia, è anche per questo un ottimo marito?
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L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano 1894
pagine 127 |
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Venere Marte Marte Marte
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